"Dividi il companatico, raddoppia l'allegria!"

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Tino Väinämöinen
view post Posted on 18/11/2012, 21:45 by: Tino Väinämöinen




Gakuen Academy,stanza 107,ore 18:30

-E con questo ho finito!-,si disse Tino,riponendo nell'armadio l'ultima pila di vestiti.
Era arrivato davvero da poco,ma ci teneva che tutto fosse in ordine.
Non aveva ancora conosciuto il suo compagno di stanza,ma secondo quanto era venuto a sapere era famoso per il suo portamento aristocratico;il finlandese non voleva di certo fare brutta figura.
La stanza gli piaceva:era abbastanza grande e il parquet che rivestiva il pavimento gli ricordava molto casa sua.
Inoltre era dotata di un balcone;Hanatamago avrebbe potuto sgranchirsi le zampe anche se lui non avesse avuto la possibilità di portarlo fuori a spasso.
Adesso che ho finito posso riposarmi un po'...
Fece per sdraiarsi sul letto,quando sentì il suo stomaco brontolare.
Diede un'occhiata alla sveglia sopra il suo comodino:segnava le 18:30.
Da quant'è che non mangio?Da ieri sera forse...Stamattina non sono riuscito a toccare cibo...
Tino si rialzò.
Non aveva nessuna voglia di uscire dalla camera;la stanchezza si faceva sentire e il letto era così comodo...
Lo stomaco però fece sentire il suo dissenso e il finlandese si decise.
Nel frattempo,Hana gli si era accostato saltellando.
-Hai ragione!E' ora della pappa anche per te!-,disse,rivolgendosi alla cagnolina che lo guardava con occhi languidi.
Prese la ciotola dell'animale e la riempì delle crocchette che il cane più amava.
Aveva portato con sé una scorta abbastanza consistente di cibo per Hanatamago;voleva che anche lei si sentisse a casa,mangiando la sua pietanza preferita.
Cercò un altro recipiente per porvi dell'acqua e,una volta pieno d'acqua,lo posò a terra.
-Ecco,tieni!-,disse,porgendo l'altra ciotola al cane,che si fiondò a mangiare.
-Eri davvero affamata,non è vero?Scusami,stavo per dimenticarmene...E' che è tutto così strano ancora...-
Nonostante fosse un tipo solitamente allegro e ben disposto a conoscere nuove persone,era molto spaventato.
Si trovava in un ambiente diverso rispetto a dove era vissuto e non si era ancora creato dei punti di riferimento.
Tino,non abbatterti di già!Sorridi e sii ottimista!
Si guardò allo specchio e provò un paio di volte a sorridere,nella speranza di sembrare convincente.
-Hana,vado a mangiare!-,disse,accarezzando la sua bestiolina.-Fa' la brava e se hai sonno,vedi di andare nella tua cuccia e di non saltare sopra il letti!-,la ammonì dolcemente,indicando un cesto ai piedi del suo letto.
La cagnolina abbaiò di rimando.
Il finlandese lo prese come un sì e uscì,chiudendo la porta a chiave.

* * *


Durante il tragitto verso la mensa,nella sua mente affiorarono vari pensieri.
Stava ripensato a quelle persone che aveva già conosciuto e che sperava poter ritrovare in mensa.
Non amava la solitudine,ma non sapeva come comportarsi con i ragazzi che aveva appena conosciuto.
Sapeva di essere logorroico e aveva paura di risultare troppo appiccicoso e invadente.
Per esempio,era ancora un po' scosso dall'incontro con Romano. Anche se non era iniziato nel migliore dei modi,si era concluso bene. Sperava tuttavia che non tutti in quella scuola fossero come lui,dato che con loro temeva di non essere in grado di reggere una conversazione a lungo.
Poi,c'erano i ragazzi presenti in occasione de "Il Gioco Della Bottiglia".
Tino no si ricordava molto di quella serata,aveva leggermente alzato il gomito.
Si mise a pensare e gli venne in mente quello che aveva dovuto fare e si coprì il viso con una mano.
-Non riuscirò più a vedere il vice-preside in faccia!-,sospirò.
Scartò quindi l'idea di rievocare quei momenti per mangiare insieme ai compagni di gioco.
Arrivò all'ingresso del salone.
Era davvero una grande sala,che appariva ancora più enorme agli occhi di una matricola come lui.
A chi poteva chiedere di sedersi vicino a lui?
D'un tratto sentì una voce femminile chiamarlo a gran voce e riportarlo alla realtà.
Un po' confuso,si guardò intorno e alla fine riuscì ad identifiacre colei che l'aveva chiamato.
Era Kat,la ragazza dolce e simpatica che quella mattina gli aveva rivolto per prima la parola!
Nel trambusto di quella giornata si era quasi scordato di averla conosciuta e non riusciva a capacitarsi di come aveva fatto.
Sul viso di Tino comparve un sorriso sincero.
Vedere una persona amica gli aveva fatto dimenticare i suoi timori.
Si avvicinò al suo tavolo,ricambiando il saluto.
-Ciao Kat!-,le disse allegro.-Anche tu qui?-
Non era di certo un capolavoro di retorica,ma anche per Tino era difficile esprimere la propria felicità.
 
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