Nonno Roma |
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| -Ah! Quasi dimenticavo!-
Aggiunge, prima di allontanarsi dal barbaro. In lui arde la stessa fiamma del biondo, ma è diversa. La fiamma di Ariosto è blu, una fiamma fredda che brucia forte e lenta pronta per la vendetta, alimentata da odio e orgoglio. Quella di Roma è rossa, accesa, ha una quantità di calore più bassa rispetto a quella del teutonico, ma è più devastante. Sprazzi, scintille vengono generati da quella fiamma, che viene alimentata dalla passione, la passione nella guerra. Quelle scintille sono pronte ad accendere un incendio.
-Tieni, queste sono le tue mansioni. Non fare lo scansafatiche.-
Lo ammonisce, porgendogli un foglio, quello che i compiti, che, piegato, tira fuori dalla sua tasca. Dopo di che si allontana docile ed è lontano quanto il barbaro può notare che ha aggiunto frettolosamente un nuovo punto. Lui sapeva fin dal giorno prima. Roma sapeva come sarebbe andata a finire.
-Non dimenticarti di nascondere i lividi e i morsi a dovere. <3-
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