- Palestra - Due tiri a Pallacanestro.

appena intuì la sua mossa, si voltò velocemente per allungare una mano verso la palla che ora gli rimbalzava alle spalle per riuscire però solo a sfiorarla, osservando poi come con uno scatto l'americano fosse riuscito a portare a termine il suo piano e a riprendere possesso palla. non male, sì, ma non era certo l'unico capace di una cosa del genere. avrebbe dovuto impegnarsi adesso.

"a mio avviso ti stai agitando tanto e basta"

gli disse per schernirlo, tornando con uno scatto al suo fianco e preparando un attacco a sorpresa con il braccio per fregargli la palla durante un palleggio.

*Ammette che si era distratto alle sue parole,quasi aveva rallentato il palleggio tanto ci era quasi rimasto male per quelle parole un pò aspre. Però poi si ricorda chi ha di fronte e che cosa stavano facendo,visto che lo rivede ripartire alla carica per riconquistare il pallone.*

Ahahaha! Tipica tattica inglese! Prima distraete il nemico e lo attaccate di soppiatto. Vediamo che ne dici se faccio così..

*Dopo essersi divertito in quella piccola risata,osservandolo solo di sfuggita,lasciandogli un ultimo ghignetto per schivare quel braccio che pericolosamente si avvicinava al suo tesoro arancione.
Si volta,facendo una piccola giravolta su se stesso,lasciando il pallone palleggiare per una sola volta,ritrovandosi ora proprio all'altro lato del fianco di Arthur, scattando così in avanti.*

See ya Art!

cominciava a stufarsi di quella sua risatina beffarda e della sua voce squillante..e poi era davvero troppo rumoroso, dannazione!
decise quindi per un'altra tattica, poco leale ma sicuramente più efficace: non appena lo vide fare una giravolta e ripartire, mise velocemente un piede in avanti, proprio prima dell'appoggio del piede dell'americano, cercando si fargli non tanto uno sgambetto, ma di provocargli un leggero disturbo fisico che sperava l'avrebbe fatto barcollare, perdere palla...
bè, al massimo nella peggiore delle ipotesi sarebbe caduto; ma in fondo si parla di Alfred, se non è resistente lui..

* Era tutto gasato per la sua ultima fighissima mossa quando un secondo dopo inciampa,scende con lo suardo pensado fossero le stringhe delle scarpe che gli stavano facendo intruppare i piedi quando invece...è il piedi del gentlemann!*

M-ma eh--

*Neanche riesce a finire la frase che non solo gli scivola il pallone durante il palleggio,ma deve fare un grande sforzo di equilibrio per non finire col sedere per terra.
Ondeggia sul posto,barcollando con i piedi riuscendo con un piccolo salto a superare la difficoltà e tornare fermo.*

Perchè l'hai fatto? Ti ho visto,era il tuo piede! E se cadevo? E' stato scorretto anche da parte tua!

*Gli parla quasi con le nuvolette di nervosismo che gli escono dalle orecchie. E chissà,magari mentre lui ciancia e si arrabbia l'inglese potrebbe aver recuperato il pallone ,potrebbe già essere in marcia per fare un bel canestro,tutto mentre lui si sta arrabbiando e trova ingiusto quello.... ingiusto quest'altro...*

come volevasi dimostrare, l'americano traballa, addirittura è riuscito a fargli perdere la palla!
lo sentì lamentarsi ma non gli interessava per il momento -in fondo non era nemmeno caduto!- quindi con uno scatto si diresse verso la palla e la agganciò, ricominciando a farla palleggiare a terra e voltandosi poi verso l'amico, chiedendo con tono di chi non ha fatto nulla di male:

"come? non ti sento!"

rispose, facendo finta di non sapere di cosa si stesse lamentando e avvicinandosi a lui di qualche passo, sempre con quel ghignetto da furbo sulle labbra, fermando poi la palla in una mano e poggiandosela su di un fianco a reggerla con un braccio, ben pronto coi riflessi per non farsela fregare.

*Ah! gli dice pure che non lo sente? Gli prende pure la palla e si avvicina tenendosela sotto il braccio,guardandolo così da furbo? Come se avesse fatto la mossa più intelligente del mondo! *

Io non sento nessuna frase dispiaciuta anzi,sembra quasi che tu mi stai sfottendo!

*Dice incrociando le braccia,guardandolo non offeso davvero,in realtà lo sta solo prendendo in giro,come stanno facendo entrambi del resto,allungando una mano in segno di riavere indietro la palla,chiedendogli con semplicità.*

Da quà.

sorride inarcando le sopracciglia, rigirandosi la palla più verso la schiena, come a proteggerla da eventuali attacchi inaspettati.

"se, come no.."

e fa qualche passo verso di lui, con prudenza ed aria di sfida.

*Se lo guarda insospettito,non muovendosi per un eventuale attacco,non ancora. Inizia a girargli intorno,come un pescecane che ha intercettato la sua preda,diminuendo sempre di più il diametro dei cerchi,avvicinandosì all'inglese.
Alza le sopracciglia e gli rivolge il solito sorriso,con il solito buon umore e il solita voce da buontempone.*

Dai! Che non sai neanche come funziona il basket! Voi in inghilterra la prendete a calci la palla,giusto? Forza,da quà!

"ahah!"

ride spontaneamente. in fondo era vero che il basket non fosse mai stato il suo sport prediletto. ruota su di sé per seguire i movimenti dell'americano che ancora gli gira intorno.

"eppure mi sembra ti abbia ben tenuto testa finora. se vuoi la chiudiamo alla pari."

aggiunge facendogli un occhiolino, sempre senza abbassare la guardia e bene attento ai suoi spostamenti.

No no no no Britishman! Alla pari non è da uomini,o si vince o si perde my dearest!

*Continua a girargli a spirarle,intorno,non fermando la sua caccia; notando come tutti i sensi da gatto dell'amico britannico erano accessi.
No,in effetti stupido non lo è mai stato.
Sorride a quell'occhiolino,trovandola un idea più che ottima per chiudere la partita.
Saltella sulla punta dei piedi,iniziando a muoversi un pò di più,cercando di acquisire velocità.*

Facciamo che ci scomettiamo qualcosa! Se vinco io mi devi una serata movie con cibo incluso,se vinci tu... Cosa vorresti? Sentiamo!

*Chiede per distrarre all'ultimo secondo Arthur,allungando di colpo un braccio e toccando la palla con il palmo,dandogli un spinta talmente forte da farla sfuggire dalle mani dell'altro,sentendo fuoriscire dalla sue labbra un sospiro di gioia,indirizzando il pallone verso di sè,tra le sue ginocchia,palleggiandolo per riprenderlo; allontanandosi di qualche balzo.

Sì fermò quasi tre braccia da lui,insieme alla palla ferma tra il gomito e l'intercostato,con la canotta sudata e la medaglietta ancora tintinante,alzando il mento per sentire le sue parole.*

Dopo quest'ultima azione la partita è conclusa! Chi per primo riesce a fare canestro vince la scommessa. Ci stai?

*Ritorna vicino a lui,alzando il pallone sopra la sua testa,come per non farglielo riprendere.*

Però prima devi dirmi che cosa succede se perdo! Ti pulisco la stanza?

non oppone grande resistenza quando l'americano gli ruba la palla, più concentrato com'era a valutare quella proposta che aveva un che di interessante.

"mmh.."

si ferma in fase valutativa, incrociando le braccia al petto e portandosi una mano al mento. perché non approfittarne in fondo?

"andata. ma se vinco io mi farai da servo personale per una giornata intera."

afferma con decisione facendo un paio di passi verso di lui per azzerare le distanze tra loro.

"e adesso metti giù quella palla, cowboy."

aggiunge con aria di sfida, pronto a scattare per guadagnarsi il possesso palla.

EH?! Schiavo personale?? Roba che ti devo portare il tè personalmente al tavolo e girare con tutti i tuoi pesanti libri per l'accademia?? Intendi questo?!

*Sì,l'inglese aveva scelto una posta così alta da riuscire a caricarlo.

Non aggiunge altro,aspettando le parole di Arthur.
Inclina leggermente la testa,come a pensare bene a quello che gli era appena stato detto.*

pfft...cowboy... *Disse in un sospiro ironico,sorridendo.*

*Abasso il pallone e iniziò ad abbracciarlo,andando verso la metà campo,inginocchiandosi e lasciarlo proprio al centro della palestra,sul dischetto bianco disegnato sul legno.
Assicurandosi che fosse immobile tornò indietro,mettendosi a metà strada tra il canestro e il pallone al centro del campo.*

Allontanati anche tu,dopo questo scatto chi raggiungerà il pallone per primo vincerà la scomessa!

*Allungando il braccio per indicarlo con il dito indice concluse.*

Dopo il tuo conto alla rovescia la partita inizia!

"perfetto."

risponde avendo già intuito in cosa sarebbe consistita la sfida. comincia quindi ad allontanarsi senza spostare lo sguardo da davanti a sé, dall'americano. raggiunge la sua stessa posizione opposta, a metà mezzo campo, e si arresta.

"conterò fino a tre, e a tre si scatta."

aggiunge mentre prepara un po' le gambe con qualche affondo e allungamento. era pronto. chinò leggermente la schiena e le gambe preparandosi per lo scatto, concentrandosi visivamente sul proprio obiettivo.

"uno...due...tre!"

non appena pronuncia l'ultimo numero scatta in avanti a gran velocità, determinato a raggiungere il pallone prima del suo avversario. mette nelle gambe tutta la forza che gli rimane e per un attimo gli sembra di essere in vantaggio, anche se teme che il concentrarsi troppo sulla figura dell'amico che avanza a sua volta possa distrarlo dal suo vero interesse, cioè la palla.

* Dopo aver sentito il suo 'perfetto' poggia le mani sulle ginocchia,preparandosi per scattare. Non sapeva sinceramente come sarebbe andata a finire,certo era che in ogni caso ,dopo quest'ultima sudata, si sarebbe fiondato in cucina per mangiarsi un paio di hamburger.
Ecco il countdown di Arthur..-no,due..tre! Partirono contemporaneamente e la battaglia iniziale fu difficile,perchè entrambi erano più concentrati a guardare l'altro e non la palla.
Le scarpette scricchiolavano sulla superficie della palestra e la sfera arancione si avvicinava sempre,sempre di più; allungando la mano si rese conto di essere stato più veloce dell'inglese.
Schiafeggiò la palla e la fece rimbalzare sul terreno,riuscendo così a palleggiare e continuare a correre.
Sorride ad Arthur,per un soffio di ritardo.
Arriva così al canestro,balzando proprio sotto il cesto,infilando la palla con entusiasmo in esso,rimanendo appeso per un pò,dondolandosi e parlandogli da lì.*

Ahahahahahaha! Ho vinto! Ho vintoooo! I'm the winneeeeeer! UUUHhhhhuuuuuuuuhhh!!

*scese con un tonfo e ricomincio a correre,salutando sugli spalti e mandando baci,come se ci fosse un pubblico.*

Thank you! Thank you,thank you to everyone!

la palla gli sembrò così vicina per un momento, quasi a poterla sfiorare con le dita. allungò il braccio per poter rendere realtà quella sensazione, ma dovette subire la maggiore velocità dell'americano che gliela sfilò per un soffio dalla presa. anzi, quasi non finiva addosso all'altro ragazzo per tentare il tutto per tutto.

una volta persa l'occasione si tirò dritto con la schiena, seguendo con lo sguardo il percorso dell'altro che trottava allegramente verso la vittoria, facendo anche il cretino con dondolamenti e smancerie varie.

al canestro che segnò la sua sconfitta scosse la testa e cercò di ignorare le grida festose di Alfred, limitandosi a tirarsi su il lembo della maglietta per asciugarsi il viso dal sudore. cercò di far finta di niente, cominciando a camminare lungo il campo in direzione degli spogliatoi per defilarsi. non che avesse intenzione di venir meno al patto, ma i vanti dell'americano avrebbe preferito evitarli.